Statua loricata di Giulio Cesare, di dimensioni colossali. La figura è abbigliata con una corta tunica, sulla quale sono indossate una corazza e un pesante paludamentum, annodato sulla spalla destra grazie a una fibbia circolare.

La corazza, chiusa da spallacci a testa di liocorno, è stretta in vita da un cingulum frangiato. La decorazione è centrata su un elegante candelabro che nasce al centro da un cespo di acanto a foglia trilobata, inquadrato ai lati inferiori da racemi che si avvincono in due volute simmetriche desinenti in rosette. Ai lati superiori, il candelabro è inquadrato da due grifoni, disposti araldicamente. Le pteryges (borchie semilunate innestate a cerniera sulla corazza) sono su una doppia dila: quella inferiore è decorata con semplice motivo di palmetta rovesciata, la superiore con testa di Medusa, affiancata da liocorni, arieti e leoni.

Il ritratto di Cesare ne mostra la fisionomia, pur riconoscibile, addolcita da una accentuata idealizzazione postuma: i piani facciali ne risultano così levigati e smussati, mentre sulla fronte e sulle tempie, a camuffarne la calvizie, ricadono corte e ordinate ciocche di capelli.

Inventario de’ Mobili Argenti suppellettili, et ogn’altra cosa dell’Inclito Popolo Romano, esistenti del Palazzo Vecchio di Campidoglio degli Eccellentissimi Signori Conservatori di Roma (1692-12-14)

Inventario delle Statue, Mobili, Argenti, e Suppellettili (1729)

Inventario di Statue, mobbili, argenti, bianchirie , e suppellettili (1734)

Inventario di Statue Mobili Argenti, biancherie, e suppellettili (1747)